Serie A - Come può ancora migliorare questa Juventus?
Di Livio punterebbe su Ibrahimovic, Beretta individua in Cavani l’attaccante perfetto per la Juve di Conte. Mutti invece suggerisce un cambio di modulo per giocarsela in Europa. Adesso che il secondo scudetto di fila è realtà abbiamo provato a immaginare dove (e con chi) questa Juve può ancora migliorare.
Lo scudetto numero 29 della storia bianconera è realtà. Adesso non c’è più bisogno di nascondersi, di fare gli scongiuri e di spingere i propri giocatori a dare sempre il massimo, anche al 90esimo di una partita che si sta vincendo già 3-0. Il tricolore è bianconero, per la seconda volta di fila dell’era Conte.
Ri-vinto il campionato, e confermarsi è ancora più difficile che vincere la prima volta, il prossimo obiettivo si chiama Champions League: per tornare a essere protagonista in Europa, però, serve mettere mano al portafoglio e investire parte dei guadagni degli ultimi anni. Individuando i giocatori giusti e, magari, studiando un cambio di modulo alternativo al 3-5-2 dell’ultimo anno e mezzo.
Se la difesa a 3 si è dimostrata perfetta per il campionato di Serie A, non si può dire la stessa cosa per la Champions League, dove le squadre più forti (Bayern Monaco e Borussia Dortmund, ma anche Barcellona e Real Madrid) vincono grazie alla velocità sulle corse laterale. Ogni ‘big’ ha 4 uomini esterni in grado di creare gioco, due ‘alti’ e due ‘bassi’. Ora, per i terzini la Juve potrebbe anche lavorare con quello che ha in casa, ma per il reparto avanzato bisogna per forza andare sul mercato. Sanchez, Robben e Błaszczykowski sono i nomi più in voga in questo momento, ma di questi ne arriverà solo uno: per l’altro ‘top player’, Marotta e Conte hanno già individuato Ibrahimovic, o uno con le sue caratteristiche. Sicuramente la Juventus investirà, e forse sacrificherà qualche uomo importante.
Per capire come potrebbe migliorare (ancora) la formazione di Conte abbiamo contattato due allenatori che ben conoscono la nostra Serie, Bortolo Mutti e Mario Beretta, oltre a una bandiera della Juventus, che con l’attuale tecnico della Vecchia Signora, da giocatore, ha vinto tutto quello che c’era da vincere a metà degli anni ’90.
In che modo è possibile migliorare la Juventus?
Angelo Di Livio: “Per migliorare una squadra già molto forte come la Juventus serve a mio avviso soprattutto un rinforzo di peso in attacco: chiamatelo top player o semplicemente fuoriclasse comunque serve un giocatore di caratura internazionale là davanti, che sappia garantire quel numero di gol e quella qualità ed abbia quell’esperienza ad alto livello che nessuna punta juventina ha”.
Mario Beretta: “Per rendere più competitiva la squadra e renderla in grado di lottare davvero per vincere la Champions ormai si è capito serve un grande attaccante capace di garantire una grossa dote di gol cosa che attualmente in rosa non c’è. Inoltre, stando alle indiscrezioni che vogliono i grandi club europei interessati a qualche big della Juventus, sarebbe fondamentale mantenere tutti i pezzi più pregiati a cominciare da Vidal, un centrocampista che per nei due in Italia ha sempre fatto la differenza e non è sostituibile per qualità tecniche e fisiche nello scacchiere tattico di Conte”
Bortolo Mutti: “Alla Juve serve un nuovo Trezeguet. Un centravanti con il gol nel sangue che sappia dare peso all’attacco e che abbia quella caratura e quella qualità che attualmente nessun attaccante attualmente in rosa ha. Inoltre, anche se può sembrare paradossale, io fossi nei panni di Conte penserei a cambiare modulo tattico perché è un dato di fatto che le grandi squadre europee giocano un altro tipo di calcio rispetto a quello muscolare e fisico della Juventus. Il Bayern, il Borussia, il Real Madrid e tutte le squadre che in questi anni hanno davvero fatto strada in Champions hanno adottato il 4-2-3-1 o il 4-3-3 puntando sull’abilità di fantasisti e dei tornanti di saltare l’uomo, creare superiorità e tante palle gol. La Juve questo tipo di giocatori in rosa non li ha. Per questo se è vero come si legge in questi giorni che Robben potrebbe lasciare il Bayern: non indugerei un attimo e lo prenderei per iniziare a lavorare su un nuovo schema”.
Ibrahimovic, Suarez, Sanchez, Jovetic, Muriel e Dzeko: sono i nomi che in queste settimane sono stati accostati alla Juventus. Quale secondo voi sarebbe l’attaccante più funzionale per la squadra di Conte?
Angelo Di Livio: “Punterei ad occhi chiusi su Ibrahimovic, in alternativa opterei per Suarez mentre anche se la qualità è indiscutibile e fra qualche anno potranno essere veramente due ottimi attaccanti lascerei perdere le ipotesi: Sanchez, Muriel e Jovetic. Lo svedese sarebbe perfetto perché conosce il nostro campionato, ha segnato gol a grappoli ovunque è andato, ha una mentalità vincente e nella Juventus potrebbe essere letale non solo come bomber ma anche come assistman: vista la qualità e il tempismo negli inserimenti di centrocampisti formidabili come Marchisio, Pogba e Vidal”.
Mario Beretta: “Se mi posso permettere di aggiungere uno che non è in questa lista, io se avessi il budget farei di tutto per prendere Cavani che ha quella qualità tecnica ma soprattutto quello spirito di partecipazione al gioco e di sacrificio che gli permetterebbe a mio avviso di fare sfracelli nella squadra di Conte. Considerando però la richiesta di 60 milioni e passa del Napoli è inaffrontabile per i bianconeri, io punterei su Suarez, un giocatore di grande qualità, che interpreta il ruolo di attaccante in un modo moderno e che ha indubbiamente il talento e la personalità per imporsi anche in un campionato ostico come quello italiano. Ibrahimovic? Il valore del giocatore non si discute però bisogna vedere dal punto di vista ambientale come sarebbe metabolizzato dalla tifoseria un ritorno dopo diversi anni dello svedese. Potendo scegliere non opterei per una minestra riscaldata…”
Bortolo Mutti: “Punterei senza indugi su uno fra Suarez ed Ibrahimovic: mi sembrano gli attaccanti con le caratteristiche, il talento, il carisma e soprattutto la faccia tosta per potere far fare un salto di qualità alla Juventus. Gli altri nomi non mi entusiasmano e non risolverebbero in toto i problemi offensivi della Juve”.
Ritenete che ci siano altri ruoli scoperti sui quali varrebbe la pena che la società investisse?
Angelo Di Livio: “Se è possibile prendere qualche giovane di prospettiva capace di avere un impatto simile a quello di Pogba non indugerei però in generale ritengo che la Juventus sia completa e non abbia bisogno di grossi correttivi all’organico né tantomeno di cambiare il modulo. La difesa a tre e i quattro pilastri della nazionale: Buffon, Barzagli, Bonucci e Chiellini rappresentano a mio avviso la vera forza della Juventus che vanta una delle migliori retroguardie d’Europa. Inserire un esterno alto come Robben, regalerebbe imprevedibilità ma a mio avviso creerebbe dei problemi di equilibrio alla squadra. Il gioco varrebbe davvero la candela?”.
Mario Beretta: “Augurando a Pirlo di continuare a giocare su questi standard per tanti anni ancora, è chiaro che la Juventus dovrebbe puntare a prendere un vice-Pirlo, un giovane con quelle caratteristiche che possa dare un po’ di fiato ad Andrea, che presto compirà 34 anni, e piano, piano possa imparare a prendere quel ruolo. L’identikit perfetto sarebbe quello di Verratti ma temo che il PSG non abbia intenzione di disfarsene a cuor leggero! Purtroppo quello era un colpo da fare 12 mesi fa”.
Bortolo Mutti: “Serve un vice Pirlo, è impensabile pensare che il regista della Nazionale possa anche il prossimo anno che avrà 35 anni possa giocare tutte le partite da titolare come è successo in queste due ultime stagioni. Non è facile trovarlo però fosse nella Juve proverei ad andare alla ricerca se non di un regista puro come Verratti almeno di un calciatore come Montolivo, che nel Milan quest’anno è stato spesso impiegato in quel ruolo con buoni risultati”.